Circolo della Montagnola





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mercoledì 24 dicembre 2008

AUGURI

I più cari auguri di un Buon Natale
e di un Felice 2009,
speriamo più ricco di soddisfazioni del 2008.

postato da pd.montagnola

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venerdì 5 dicembre 2008

IL CIRCOLO PD MONTAGNOLA HA UN NUOVO COORDINATORE

(agg. 11.12.2008)

All'unanimità il Circolo PD Montagnola ha eletto Fabrizio Marchetti come nuovo Coordinatore. La prima riunione è prevista per il 18 dicembre alle ore 18 in via Tormarancia 121, con il seguente ordine del giorno:

- apertura del tesseramento

- nomina del tesoriere del circolo

- varie ed eventuali


L'ALTRA CHIESA E L'ALTRO PD

Il Governo adotta due pesi e due misure:
E' bastato minacciare la mobilitazione della federazione degli istituti cattolici per fare marcia indietro, ignorate invece le richieste di studenti e docenti della scuola pubblica decimata a colpi di decreti.

C’è una Chiesa spesso in sintonia con questo Governo: chiede e ottiene privilegi in cambio di sostegno elettorale.

E c’è una parte del PD in cui la commistione tra politica e affari, gli intrecci tra amministratori e imprenditori di varia natura, e forse la camorra, sono ormai di pubblico dominio. Molti iscritti , elettori, militanti sono incazzati di questa situazione e chiedono una gestione del potere più trasparente e corretta. Forse è il caso di discutere nei Circoli, nelle sedi opportune, se non addirittura in un Congresso straordinario.

Magari traendo spunto , in merito allo spirito di servizio che dovrebbe animare i Governanti , dalle meditazioni di un rappresentante di quella Chiesa che privilegia più nobili valori, il Cardinale Martini:

'Conversazioni notturne a Gerusalemme' del cardinale Martini


"Nella mia vita mi sono imbattuto in molte cose terribili, la guerra, il terrorismo, le difficoltà della Chiesa, la mia malattia, la mia debolezza. Ma la mia infelicità è poca cosa in confronto alla felicità. La felicità va condivisa. E soprattutto la felicità non è qualcosa che arriva e che dobbiamo solo aspettare. Dobbiamo cercarla".

"Chi ha imparato ad avere fiducia non trema, ha il coraggio di darsi da fare, di protestare quando viene detta qualcosa di spregevole, di cattivo, di distruttivo. E soprattutto ha il coraggio di dire 'sì' quando si ha bisogno di lui".

"Chi legge la Bibbia e ascolta Gesù scoprirà che lui si meraviglia della fede dei pagani. In un passo del Vangelo egli non propone come modello il sacerdote, ma l'eretico, il samaritano. Quando pende dalla croce accoglie in cielo il ladrone. Il migliore esempio è Caino: Dio segna Caino per proteggerlo. Nella Bibbia Dio ama gli stranieri, aiuta i deboli, vuole che soccorriamo e serviamo tutti gli uomini. Gli uomini invece e anche la Chiesa, corrono sempre il rischio di porsi come assoluti".

"Non si può rendere Dio cattolico. Dio è al di là dei limiti e delle definizioni che noi stabiliamo. Egli non si lascia dominare o addomesticare. Se esaltiamo Gesù e guardiamo i poveri, gli oppressi, i malati, andiamo verso di loro e li tocchiamo, Dio ci conduce fuori, nell'immensità. Ci insegna a pensare in modo aperto".

"Paura e indifferenza sono entrambi presenti nella Chiesa. Gesù risveglierà e scuoterà gli indifferenti e incoraggerà i timorosi. Oggi è difficile far parte della Chiesa ed esserne soltanto un membro passivo. Ma chi agisce e assume responsabilità può cambiare molte cose. Da giovane ed anche da Vescovo il lavoro con i giovani è stato quello che mi ha più aiutato ad essere cristiano. Cristo non ha oggi altre mani e altra bocca che la tua e la mia".

"La Chiesa parla molto di peccato. È forse interessata a far apparire gli uomini più cattivi di quanto non siano? Di peccato la Chiesa ha parlato molto, a volte troppo. Da Gesù può imparare che è meglio incoraggiare gli uomini e stimolarli a lottare contro il peccato del mondo. Con 'peccato del mondo' la Bibbia non si riferisce solo alle nostre colpe personali bensì a tutte le ingiustizie e ai pesi che ereditiamo. Gesù ci chiama a collaborare alla guarigione laddove l'ordine divino del mondo è stato violato".

"Io voglio una Chiesa aperta, porte aperte alla gioventù, alle donne, una Chiesa che guardi lontano. Non saranno né il conformismo né timide proposte a rendere la Chiesa interessante. Io confido nella radicalità della parola di Gesù, nella buona novella che Gesù vuole portare".

"La giustizia è l'attributo fondamentale di Dio. Nel giudizio universale Gesù formula come criterio di distinzione tra il bene e il male la giustizia, l'impegno a favore dei piccoli, degli affamati, degli ignudi, dei carcerati, degli infermi. Il giusto lotta contro le disuguaglianze sociali".

"Quando si conducono guerre di aggressione in nome di Dio, quando il cristianesimo viene usato in modo populistico in campagne elettorali, sento suonare campane di allarme. È ripugnante parlare di Dio e non esser fedeli alla sua caratteristica principale: la giustizia. Ci unisce ai musulmani e agli ebrei la fede nel Dio unico. Se si parla di Dio bisogna farlo con serietà altrimenti è meglio non avere il suo nome sulle labbra".

Riceviamo e pubblichiamo:

CONCORSI UNIVERSITARI:
COME IL GATTOPARDO, TUTTO CAMBI PERCHE’ NULLA CAMBI


Dietro ad un indirizzo giusto di meritocrazia si nascondono possibilità e percorsi che consentono il perpetuarsi di baronie e clientele aumentando la precarietà.


Il D.L. 180/08 (“Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca”), esaltato dagli organi di stampa vicini al centrodestra come una riforma epocale del nostro sistema universitario, rappresenta una “riformicchia” che non affronta seriamente alcun problema reale, non riduce se non in minima parte i tagli introdotti dalla legge 133/08 che a partire dal 2010 avranno effetti dirompenti sui bilanci di quasi tutte le università italiane e, anche nei punti apparentemente condivisibili, contiene scappatoie che consentiranno ai potentati accademici di aggirare sistematicamente tutte le novità sbandierate.

Sul piano della sicurezza sociale e della tutela del lavoro, siamo purtroppo costretti a denunciare come, durante la conversione del decreto da parte dell’aula del Senato, siano stati introdotti due emendamenti che rappresentano un vero attentato contro le prospettive di stabilità dei tanti precari della ricerca che popolano le università italiane.
Con il primo di questi emendamenti si sono destinate le risorse finanziarie finora dedicate all’assunzione di ricercatori a tempo indeterminato anche ad una figura di contrattisti precari introdotta dall'articolo 1, comma 14, della legge 4 novembre 2005, n. 230 (“riforma Moratti).
Con il secondo emendamento si è stabilito che i concorsi per l’assunzione di questo personale precario siano esclusi dalle nuove regole concorsuali più meritocratiche introdotte dallo stesso D.L. 180/08 e si svolgano con regole stabilite localmente da ogni singolo ateneo.
Il risultato è ovvio: un corposo travaso di fondi dai contratti a tempo indeterminato verso contratti precari e un incentivo ai baronati accademici a ricorrere a questi ultimi in virtù della possibilità di manipolarne più facilmente l'esito concorsuale e del maggior controllo che la spada di Damocle della precarietà consente di esercitare sui propri sottoposti.

Più precarietà e più potere ai baroni, quindi, proprio mentre la maggioranza ed i giornali ad essa vicini contrabbandano sfacciatamente questo decreto come “portatore di meritocrazia”.
In realtà ciò che davvero non è più rimandabile è un intervento che ponga fine alla vergognosa situazione per la quale oggi le università e gli enti di ricerca si reggono sul lavoro di un grande numero di ricercatori e docenti precari per i quali non valgono le più elementari norme del diritto del lavoro (maternità, ferie, orari, tutela della salute e della sicurezza, protezione in caso di vacanza contrattuale, tredicesima mensilità, contributi previdenziali adeguati…) e le cui prospettive lavorative non sono in alcun modo legate a merito e capacità, ma a variabili per essi casuali e non controllabili.
Tale situazione è stata creata dall’incapacità dell’Italia di allinearsi alle altre grandi nazioni europee, la cui percentuale di ricercatori sulla popolazione attiva è doppia rispetto alla nostra, e richiederebbe una politica non di ulteriore precarizzazione, ma di maggiori investimenti che consentano di confermare per il 2009 e potenziare significativamente negli anni successivi il reclutamento straordinario previsto dal Governo Prodi. I ricercatori e docenti precari italiani sono oggi stimati in diverse decine di migliaia, ma il loro numero esatto è purtroppo sconosciuto in quanto tutti i tentativi (alcuni tuttora in corso) di istituire un censimento a livello nazionale o anche solo di singola università sono sempre sistematicamente naufragati di fronte alle resistenze del ministero, delle università e financo dei singoli dipartimenti. Una moltitudine fantasma, insomma, che le iniziative della maggioranza espongono ancor più alla precarietà e all’arbitrarietà dei potentati baronali.


On. Pina Picerno
On. Manuela Ghizzoni Associazione 20 maggio - Flessibilità Sicura
On. Teresa Bellanova “Coordinamento Parlamentari del PD
On. Maria Anna Madia contro la precarietà e per una flessibilità sicura”
On. Ivano Miglioli

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martedì 2 dicembre 2008

ATTIVITA' CIRCOLO



Si è tenuta una riunione del Circolo nella quale sono stati affrontati i temi del tesseramento e di eventuali iniziative da intraprendere per discutere di argomenti nazionali, romani e legati al nostro territorio. A sorpresa Claudio Mannarino, il coordinatore del Circolo, ha presentato le sue dimissioni sostenendo che non gli è possibile seguire con la giusta efficacia l’attività di Consigliere del Municipio e quella di Coordinatore. Tutti i presenti hanno ringraziato Claudio per il lavoro svolto, apprezzando il suo gesto, molto democratico e responsabile.
Nel prossimo incontro si definiranno l’elezione del nuovo Coordinatore e una serie di appuntamenti. Si auspica una partecipazione più numerosa.

NUOVA SEDE DEL CIRCOLO
Per un po’ saremo ospiti del Partito Democratico Ardeatino di Viale Tormarancia 121

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