Circolo della Montagnola






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sabato 21 febbraio 2009

CERCASI IDENTITA' PER IL PD

Letta dice che senza l’UDC non si va da nessuna parte, Parisi scende in campo per rifare l’Ulivo, D’Alema, attraverso Bersani, pensa alla socialdemocrazia, Rutelli non vuole morire socialdemocratico, la Binetti fa la portavoce del Vaticano.
E’ possibile tenere insieme, senza farle scontrare, radici culturali differenti? Veltroni ha cercato di realizzare una sintesi tra culture popolari diverse, ma si è scontrato con clientele e correnti. Ha preso atto del suo fallimento e dignitosamente si è dimesso. Ora molti chiedono un leader carismatico, forte e indiscusso. Ma in questi desideri quanta democrazia c’è? La voglia del capo forte è estraneo alla cultura democratica di sinistra, è un concetto tipico delle destre. La nostra storia e la realtà ci ricordano che è difficile trovare un leader in grado di coniugare una forte leadership e la sintesi fra persone e idee diverse; spesso, chi ottiene la maggioranza non è in grado di decidere la linea del partito, come dovrebbe essere in democrazia.
Allora non bisogna aver paura di spaccarsi. E’ meglio avere un partito costruito con il cemento della laicità, che deve essere la sua chiara e limpida identità, non inquinata da alcun tipo d’integralismo. E tornare a mettere al centro le cose da fare : la crisi economica, il lavoro, l’istruzione e la ricerca, la solidarietà, i diritti civili, il testamento biologico, la laicità dello Stato, la pace, l’integrazione, la lotta alle mafie e agli evasori fiscali, il rispetto della Costituzione e degli altri poteri dello Stato, la sicurezza dei cittadini, le attività nel territorio, le idee programmatiche, i modi per renderle concrete, la ricerca del consenso anche nei non militanti, insomma la buona politica.

postato da pd.montagnola

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